Il 27 maggio 2006, i ragazzi del Corso di Elettronica Agorà partecipano al Trofeo Ciare. Si tratta di un concorso nazionale, a cadenza biennale, riservato ad “adulti” esperti nel campo dell’HiFi e, più precisamente, nel settore dell’autocostruzione di diffusori acustici.
Il concorso prevede due sezioni, “experts” (per autocostruttori esperti) e “novice” (per autocostruttori che partecipano per la prima volta). Inoltre, esso impone una valutazione preliminare del progetto da parte di una commissione di tecnici, i quali, dopo aver esaminato schemi, foto e misurazioni, decidono se il progetto è idoneo al concorso oppure no.
Quando i ragazzi decidono di partecipare al concorso, la scadenza per il 2006 è già passata. Si decide lo stesso di sottoporre il progetto e si invia la realzione tecnica e le foto a Senigallia (AN).
La singolarità del sistema (dipolo), l’elevato livello realizzativo, i dati delle misurazioni e, soprattutto, la peculiarità degli autori, inducono Lino Esposito (responsabile della Ciare) ad accettare, il gruppo Agorà, inserendo, appositamente per loro, una terza categoria di partecipanti, quella dei “juniores”.
Il 27 maggio, i ragazzi Agorà ed i loro genitori noleggiano, a spese proprie, un pulman e si recano a Senigallia (AN), sede del concorso.
La presenza dei ragazzi “sconvolge” la platea dei presenti, abituati a vedere attempati appassionati. Colpisce, in particolare, la serietà e la correttezza del loro comportamento nonché la passione e competenza con cui affrontano l’iniziativa. La gran parte di loro prende posto nella sala di audizione per ascoltare e valutare gli impianti in esame… con tanto di taccuino su cui riportare i propri punteggi di valutazione dei parametri acustici (profondità di scena, riproduzione delle varie gamme acustiche, dinamica, etc).
La cosa sembra tanto stupefacente quanto inverosimile… e colpisce la curiosità dei giornalisti, uno dei quali (Enrico Ricciardi) intervista il gruppo e decide di scrivere un articolo sulla sorprendente iniziativa (pubblicato su Blackstage) .
I diffusori, intanto, vengono passati ai raggi-X dagli occhi degli altri concorrenti e da quelli attenti degli esperti. Quando arriva il momento dei “dipolo” la sala d’ascolto è strapiena di curiosi. Il silenzio è assoluto e la musica sprigionata dalle graziose creature cattura subito le orecchie della giuria. Il punteggio ottenuto “sbanca” letteralmente e supera tutti “di una spalla”. Alla fine dell’audizione, i ragazzi vengono invitati ad alzarsi per ricevere gli applausi della platea (che non smette di battere le mani) ed una coppa personale viene consegnata a ciascuno di loro.
viaggio in pulman |
viaggio in pulman |
viaggio in pulman (i genitori) |
arrivo alla sede del Concorso |
un giornalista intervista il gruppo |
i ragazzi valutano gli impianti |
il pranzo prima dell'esame |
...è il momento dei "dipolo" |
i ragazzi in piedi per gli applausi |
premiazione |
premiazione |
la foto di gruppo |